
Il matrimonio misto: quando l’amore va oltre le religioni
Nell’ultimo periodo abbiamo assistito spesso a una nuova tendenza, rappresentata nel matrimonio misto, che consiste nell’unione tra due persone che appartengono e seguono religioni diverse. Si tratta di una cerimonia che si è man mano diffusa soprattutto in seguito alle ondate migratorie. Queste hanno portato migliaia di persone a spostarsi verso un altro paese, diverso da quello di origine. E con questo atteggiamento si prevede quindi l’aumentare di mix di culture, religioni e ideologie.
Scattano quindi le scelte più disparate, con abiti da sposa scelti per stile e cultura, ricevimenti organizzati per rispettare il credo di ognuno dei due coniugi e molto altro ancora. Di seguito vedremo quali sono le caratteristiche del matrimonio misto, per aiutarti a capire, ed eventualmente strutturare questo tipo di cerimonia.
Come si struttura un matrimonio misto?
La normativa che regola il matrimonio misto è inserita nel Codice di Diritto Canonico ed è datata 1970. Partendo dalla religione cattolica, leggiamo che il matrimonio misto può essere sancito quando una delle due parti non è credente, o non appartiene alla fede cattolica. In questo caso si verificano una serie di condizioni che andremo ad elencare di seguito:
- I due sposi devono essere consapevoli di quali sono le proprietà essenziali del matrimonio;
- Entrambi si attendono all’educazione dei figli alla fede cattolica;
- Il coniuge cattolico deve aver ricevuto i sacramenti del battesimo, con comunione e cresima;
- Inoltre chi ha fede cattolica deve promettere di non lasciare la sua religione e impegnarsi per diffonderla alla prole.
Il partner che non è credente o appartiene a un’altra religione, dovrà promettere di non ostacolare la fede del partner o del figlio, anche se non sarà costretto a convertirsi al cristianesimo. Sarà inoltre necessario firmare una dichiarazione in cui si sostiene di accettare quelli che sono i valori naturali del matrimonio. Ciò comprende anche il concetto di fecondazione, dell’unicità, l’esclusività e l’indissolubilità dell’atto.
La validità del matrimonio misto si avrà nel momento in cui verrà richiesta la licenza da parte del Vescovo della propria diocesi. Considera, invece, che un matrimonio tra un coniuge cattolico e una persona che non ha mai ricevuto il sacramento del battesimo, non avrà alcuna validità.
Come si svolge la cerimonia mista
Nel caso in cui tu voglia un rito misto, la chiesa prevede che il rito sia cattolico, e che venga svolto davanti a due testimoni. Se un coniuge è cattolico e l’altro non credente o di diversa religione, quest’ultimo non è obbligato a ricevere l’eucarestia o a partecipare al sacramento. A spiegarlo è la normativa ufficiale, dove possono essere apportate modifiche solo a discrezione della diocesi e dell’Ordinario del luogo.
E’ fondamentale quindi che tu e il tuo futuro marito o la tua futura moglie, riusciate a rispettare gli obblighi previsti dalla normativa, in modo da concludere il rito con valenza effettiva. Tutto il resto della cerimonia e il ricevimento saranno organizzati in base alle tue preferenze: puoi andare a scegliere la location, concordare il menu con il catering e pensare anche alle bomboniere del matrimonio, in totale libertà.