Parliamo spesso delle cerimonie cristiane cattoliche, ma conosci davvero il significato e il rito del matrimonio ortodosso?
Andiamo a scoprire quali sono le diversità e i punti somiglianti di questi due riti. Iniziamo subito dicendo che il matrimonio cristiano ortodosso è diverso da quello cristiano cattolico per alcune modalità che riguardano la rappresentazione della fede stessa.
Fino all’anno 1000 D.C, erano unite in un solo ceppo, ma successivamente c’è stata la netta divisione che è soprattutto legata al credo. Consideriamo, per esempio che gli ortodossi permettono ai preti e ai diaconi di sposarsi, e vedono il Papa come Patriarca ma non lo considerano il capo della Chiesa.
Un altra fondamentale differenza è data dal matrimonio: secondo il rito ortodosso non viene sancita l’unione di due sposi che saranno uniti solo “finché morte non li separi”. In questo caso infatti la morte non potrà separare due innamorati che si sono impegnati davanti a Dio come coppia. Questa unione è quindi eterna, e non finisce con la morte che arriverà a dividerli.
Matrimonio ortodosso: si parte con il fidanzamento
E’ bene premettere che per la chiesa ortodossa vi è un solo matrimonio, e qualora dovessi sposarti due volte, il secondo rito sarà completamente diverso da quello ufficiale. I testimoni possono essere amici degli sposi, e non è necessario siano sposati o ortodossi. Il matrimonio ortodosso si svolge con due diverse festività: il fidanzamento e l’incoronazione.
Con il fidanzamento i due sposi si presentano davanti al prete, tenendo in mano dei ceri che sono benedetti. Il prete andrà a mettere gli anelli all’anulare degli sposi e le fedi sono scambiate per simboleggiare l’arricchimento della vita degli sposi con questo reciproco scambio.
Si passa poi all’incoronazione, che avviene in un secondo momento. I due sposi vengono posizionati su un tappeto e il prete va a recitare tre preghiere, mentre unisce le loro mani. A volte vengono letteralmente legate con un nastro, mentre sul capo sono indossate delle corone, da scambiare 3 volte. Si tratta di un gesto che va a influenzare la scelta dell’abito della sposa, e soprattutto la sua acconciatura, che dovrà sempre essere semi raccolta.
Conclusione del rito
Al termine della cerimonia, una coppa di vino benedetta viene offerta agli sposi: ne bevono un sorso e dovranno camminare per 2 volte in chiesa. Dopo la processione potranno esseri liberati dai nastri e la cerimonia sarà considerata finita.
E’ quindi chiaro che gli sposi cattolici e ortodossi partecipano a due celebrazioni diverse, anche se credono spesso in cose simili. Qualora un membro della coppia sia cristiano cattolico vi saranno una serie di linee generali, da seguire, in base alla scelta del vescovo.
In questo caso si parlerà di matrimonio misto.
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